
#iorestoacasa

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Il DPCM del 11 marzo 2020 parla chiaro, siamo in piena emergenza sanitaria. E come tale, anche i Dahü si fermano e lasciano le bici a terra.
A dire il vero, questa decisione la maggior parte del gruppo l’aveva già maturata lunedì scorso, ancora prima che venisse allargata a tutto il territorio nazionale la “zona rossa”.
Non per un fatto di paura in sé, che sia ben chiaro esiste, ma per una forma di rispetto verso il prossimo, una forma di rispetto verso chi in queste ore, in questi giorni sta’ lottando su di un letto d’ospedale o attorno un letto d’ospedale.
Verso una struttura sanitaria che in questo momento non ha bisogno di prendersi cura anche di chi se ne va in giro a divertirsi.
Per una volta pensiamo che sia giusto non pensare solo a noi stessi, come oggi tutti siamo abituati a fare, ma pensare un po’ anche agli altri, e non potendo aiutare in senso materiale lo facciamo in senso lato, tirando una volta i freni, noi che ci buttiamo sempre giù a tutta, e appoggiare le bici a terra e sederci, a pensare, a pregare e soprattutto a stare zitti, almeno noi, e lasciare parlare solo il cuore.
Restiamo a casa, restate a casa, facciamo finire questo periodo buio, e riscopriamo qualche bella abitudine persa.
Il nostro grazie a tutti i Medici e Infermieri che si stanno prodigando nel loro lavoro, quelli che vediamo nelle abusate immagini dei TG stravolti in tute verdi, maschere e visiere, ma anche a quelli che non sono a stretto contatto con i reparti infettivi, perché anche a loro è stata di colpo stravolta la vita, con orari e turni magari improvvisati.
Per questo ringraziamo GIOVANNI, il nostro ASTERIX, il NOSTRO infermiere, e con lui simbolicamente tutta la categoria. Grazie GIO, forza!
Arrivederci tra un po’, e RESTIAMO A CASA, così la finiamo prima!