
Monte Briasco 2014

Monte Briasco 22 Aprile 2014
Sono solo in auto e rifletto sui paesaggi che incontrerò e sui divertimenti che scaturiranno da questa gita. Ciclisti più diligenti e seri di noi si sarebbero allenati per settimane prima di affrontare queste salite; del resto per i Dahü la fatica è pane quotidiano e oggi l’aria tiepida ci permette di indossare calzoncini e maglietta leggera. Il viaggio è brevissimo e… Quindi, amici, riempite le borracce che si parte verso le Tre Cavaglie. Ogni volta che affrontiamo una salita con il preciso intento di “fare un sano riscaldamento” riceviamo i commenti pungenti di chi ne farebbe volentieri a meno. Ma come avremmo goduto altrimenti dei bucolici paesaggi della Fonte Valverde e ricordato le gite domenicali con la giardinetta di famiglia per fare il pieno dell’acqua di fonte? I monti della Valsesia sfilano morbidi e pieni di verde perdendosi all’orizzonte lasciando scorrere frange di nuvole. I commenti di Mariuolo, rassegnato a rifornirsi al ristorante “Due Barrette”, sono scontati e non riferibili. Si riempiono di gioia gli occhi del Saggio GiPella fra i boschi e le inaspettate radure della strada sterrata che ci porta al Rifugio Primatesta. Complice il caldo anticipato delle settimane precedenti la primavera avanza a grandi passi. Giorno dopo giorno, la natura riveste a nuovo i boschi con fioriture di sempre maggiore luminosità. Non ci sono di intoppo le ultime nevicate che ancora ieri hanno imbiancato i rilievi e godiamo di una giusta temperatura che ci permette di salire senza sudare troppo. Siamo sulle strade partigiane della “Valsesia garibaldina” e i ricordi si fanno memoria. La Madonnina incorniciata nel granito benedice la radura che ci offre una bella vista sul Monte Rosa. Le nuvole e il sole giocano a rimpiattino, poche gocce non impensieriscono il fiero Asterix e si decide di proseguire sino alla Sella del Gallo dove la strada forestale termina. Un breve portage ci permette di scollinare, si ritorna in sella e una bellissima traccia di sentiero ci porta all’alpe Soliva fra fiorite radure ornate di betulle e imponenti faggete. Aggiriamo in questo modo il fianco del Monte Avigno sempre più convinti di avere un patrimonio verde da scoprire, salvaguardare e valorizzare a pochi passi da casa. Pedalare è divertente, più sano e tranquillo che guidare, non troppo faticoso che cosa si può voler di più? Con questo spirito scendiamo verso Piana dei Monti dove troviamo il sentiero con l’aiuto di una gentile signora che ci annuncia “un breve saliscendi vi porterà a Castagneia”. La collina permette una veloce discesa e a una svolta a sinistra ci aspetta una altrettanto ripida risalita. Ci troviamo di fronte alla chiesa dedicata a San Gottardo e alla Beata Panacea. Breve sosta sul sagrato dove spuntano simpatiche viole del pensiero e si prosegue su asfalto verso Breia. Un somarello osserva a bordo strada e ci concede una foto ricordo. Di San Bernardo in San Bernardo finiamo a San Grato…dove ci prende un attacco di gioventù. Armandino si lancia in altalena mentre il gruppo cerca di dimostrare una propria buona mira impegnandosi in un tiro alla campana dagli scarsi risultati. Discesa tecnica su sentiero sdrucciolevole con caduta a pelle di leone… di Re Leone, appunto! Rientro a Borgosesia per una piacevole strada secondaria che attraversa le frazioni di Borgosesia.
Al termine sarà una bella gita di circa 1200 mt di dislivello e un percorso di 35 chilometri.
Bravi tutti e alla prossima!