Rassa – Alpe Pizzo
6 novembre 2011
Il cielo terso e una stimolante aria frizzantina ci fanno compagnia nel primo tratto che segue fedelmente l’itinerario 51, per intenderci quello che percorre tutta la Val Sorba fino al Colle di Loo, fino a scavalcare il torrente con un guado dove è ancora all’opera una ruspa che interrompe il lavoro per farci passare.
L’intenzione è quella di provare il percorso progettato e realizzato dalla Comunità Montana Valsesia che, partendo da Rassa dovrebbe portare a Mera, passando da, per poi scendere a Scopello e tornare a Rassa su strada.
Se non ricordo male la filosofia del progetto era di realizzare un percorso per “tutti”; infatti, lasciando la macchina a Scodello, si dovrebbe salire con seggiovia a Mera, quindi, inforcato il cavallo d’acciaio (una volta…) raggiungere Meggiana, Alpe Sorbella, scendere a Rassa e poi, con strada asfaltata, tornare a Scodello, però, si sa, la filosofia del team Dahü è esattamente… l’opposto!!!
Ma già dal colloquio con il “ruspista” e il tecnico che sorveglia il lavoro spuntano i primi interrogativi: a loro parere il progetto iniziale non troverà mai conclusione; pur essendoci già i soldi stanziati, sembra che la Comunità Montana abbia deciso di fermarsi a Meggiana, non condividendo le scelte fatte dall’amministrazione precedente!!!.
Riprendiamo a pedalare, e dopo un breve tratto in falsopiano inizia un tratto che mette veramente a prova gambe, cuore e polmoni, e chi riesce ad arrivare in cima senza fermarsi si merita veramente i complimenti; non mi ricordo se il ruspista aveva parlato di 15 o 19 tornati, ma dopo il quinto ho smesso di contarli, e Mariuolo lo ha subito battezzato lo “Stelvio della MTB”.
Bello, ma una domanda sorge spontanea: e la manutenzione di una simile opera? Da non tecnici abbiamo più di una perplessità a riguardo delle opere per far defluire l’acqua…
In ogni caso, finita la scalata si esce dal bosco ed è un vero spettacolo, specie in una giornata come quella che abbiamo avuto la fortuna di trovare; con dei brevi e facili strappetti si raggiunge l’A. Sorbella, e quindi, con un falsopiano su cui altri mezzi stavano lavorando, l’A. Pizzo, con il Rosa a farci compagnia sulla sinistra.
Dopo una doverosa sosta all’alpe, torniamo indietro fino a imboccare la stradina che scende a Meggiana, quindi a Piode con un’altra serie interminabile di tornanti (mi sembra 21, ma questi sono in discesa e su asfalto) per poi risalire a Rassa per una meritata merendola dopo circa 30 km.
Che dire, una gita “ciclistica” sicuramente gratificante, anche se non mi sembra proprio alla portata di tutti, con una salita sicuramente impegnativa; e anche al contrario, se pur la salita da Piode può risultare meno faticosa, la discesa va affrontata con attenzione.
In ogni caso, a chi volesse provarla, consiglio di arrivarci con un minimo di allenamento…
Buon divertimento!!!